Soste interessanti lungo il vostro itinerario

Fermatevi e godetevi questi luoghi dal fascino davvero particolare

Combinate il piacere di pedalare con la scoperta delle destinazioni più interessanti nella zona delle Tre Cime.
Raggiungete con la vostra bici le mete più belle e più amate nei dintorni:

Lago di Dobbiaco
Lago di Dobbiaco
Il Lago di Dobbiaco si trova nella Val di Landro, che collega Dobbiaco a Cortina, la località celebre per i giochi olimpici invernali. Il lago rappresenta una delle poche zone umide dell’Alto Adige e fa parte del Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies. Il Lago di Dobbiaco presenta una flora variegata ed è un luogo ideale per la sosta e la nidificazione degli uccelli acquatici.

Potete girare attorno al Lago di Dobbiaco in sella alla bici, fare una sosta e osservare gli uccelli.
Lago di Dobbiaco
Lago di Dobbiaco
Il Lago di Braies, situato nell’omonima valle, si inserisce armoniosamente nel paesaggio naturale circostante. Si tratta del più esteso (31 ettari) nonché più profondo (36 m) lago naturale delle Dolomiti che affascina per la meravigliosa cornice di montagne e per le sue tonalità cromatiche che vanno dal verde smeraldo al blu.
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. Il Lago di Braies da alcuni anni è stato scelto come set cinematografico per la serie televisiva “Un passo dal cielo” con Terence Hill. Potete raggiungere il Lago di Braies percorrendo la pista ciclabile dell’omonima valle. Concedetevi una sosta, ammirate il panorama da cartolina, rinfrescate i piedi nell’acqua fresca e fate un giro intorno al lago. Consigliata anche una gita in barca a remi!
Prato Piazza
Prato Piazza
Prato Piazza, a un’altitudine di 2000 m s.l.m., è un’incantevole alpe d’alta quota che offre una vista mozzafiato sulle maestose cime dolomitiche di Picco di Vallandro, Croda Rossa, Monte Cristallo e Tofane. Anche l’alpe stessa è un gioiello delle Dolomiti e stupisce per la sua natura primigenia e autentica. Prato Piazza è raggiungibile attraverso la Val di Braies – preferibilmente optando per un’escursione in mountain bike.
La Meridiana di Sesto
La Meridiana di Sesto
La più grande meridiana di roccia del mondo, la Meridiana di Sesto, si trova proprio a Sesto. Si compone di cinque cime dolomitiche: le cime Nove, Dieci (detta anche Croda Rossa), Undici, Dodici e Una. Un vero spettacolo della natura! Il giorno del solstizio d’inverno, alle ore 12 il sole si trova esattamente sopra la cima Dodici e alle ore 13 esattamente sopra la cima Una.
Val Fischalina
Val Fischalina
La Val Fiscalina a Sesto è lunga solamente 4,5 chilometri e, tuttavia, è di una bellezza insuperabile: si presenta come una meravigliosa superficie caratterizzata da colorati tappeti di fiori e da boschi fitti; da malghe tipiche e da pareti rocciose imponenti del patrimonio mondiale Unesco Dolomiti: la Val Fiscalina parte da Moso, attraversa il Parco Naturale delle Tre Cime di Lavaredo fino al rifugio Fondovalle.
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La Val Fiscalina è un punto di partenza ideale per escursioni e tour in montagna ed è anche la via più breve per accedere alle Tre Cime. Ovviamente la valle merita di essere vissuta anche allo stato “puro”. Perché, come diceva già il famoso alpinista Luis Trenker, “questa è la valle più bella del mondo”.
Lago di Landro
Lago di Landro
Sulla strada da Dobbiaco a Cortina si costeggia il Lago di Landro. L’idilliaco lago, situato in Val di Landro a 1406 m s.l.m., è parte del Parco Naturale Tre Cime. Dal Lago di Landro si gode di una vista strepitosa sul Gruppo del Cristallo. Inoltre, le fresche acque del lago rinvigoriscono le gambe affaticate.
Cimitero di Guerra a Dobbiaco
Cimitero di Guerra a Dobbiaco
Durante la Prima Guerra Mondiale le Dolomiti di Sesto furono teatro dei combattimenti tra Austriaci e Italiani. Sotto le sporgenze della Parete Sorgenti erano sistemati l’ospedale militare e il centro di medicazione degli Austriaci. Chi perdeva la vita nell’infermeria, veniva subito seppellito nelle immediate vicinanze, indipendentemente da nazionalità o provenienza. In questo modo nacque il Cimitero di Guerra Sorgenti.

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In seguito all’annessione dell’Alto Adige all’Italia, l’esercito italiano raggruppò i numerosi piccoli cimiteri disseminati lungo il fronte in pochi cimiteri principali. Così, tra il 1926 e il 1938, avvenne la traslazione dei corpi: mentre i “tedeschi” furono spostati verso altri cimiteri, le salme dei combattenti di altre nazionalità confluirono a Sorgenti. Complessivamente 1.259 soldati trovarono l’eterno riposo a Sorgenti.